La parte sicuramente più ostica, ma anche la più importante, che permette di comprendere come procedere con il tuo affitto breve, è comprenderne le basi che regolano il settore. Ovvero l’infinito mondo delle leggi sull’argomento! Affitti brevi normativa: troverai qui di seguito molte informazioni utili e spiegazioni sull’impianto legislativo italiano. Un impianto sicuramente ben costruito, ma molto denso di leggi che creano spesso confusione al cittadino. E se stai leggendo questo post, forse un po’ di confusione è venuta anche a te! Proviamo a mettere ordine.
Affitti brevi normativa. Prima di iniziare, e come se non bastasse, dobbiamo dire che attualmente c’è una notevole crescita in termini di modifiche e leggi nel settore degli affitti brevi, viste le grandi trasformazioni in corso. Trasformazioni date anche dalla nascita di portali come Airbnb e altri. Per esempio, da giugno 2017, è entrata in vigore la “norma Airbnb” che definisce un nuovo regime fiscale per le locazioni brevi. Come funziona nella pratica? Oltre alla ritenuta del 21% (regime cedolare secca per i contratti inferiori ai 30 giorni), i gestori di portali d’intermediazione online (Airbnb e altri), devono trasmettere i dati degli accordi stipulati per loro. E, se incassano i canoni corrispondenti, assolvano la ritenuta fiscale come sostituti d’imposta. CLICCANDO QUI potrai leggere il testo di legge completo.
In generale il testo a cui rivolgersi per trovare tutte le risposte per i vostri affitti brevi, è sicuramente il Codice Civile: un corpo organico che contiene norme di diritto civile, e norme di diritto processuale civile di rilievo generale. Costituisce, insieme alla Costituzione della Repubblica Italiana ed alle leggi speciali le basi su cui si regola la vita in Italia. E anche la vita dei nostri affitti!
AFFITTI BREVI NORMATIVA: QUALI LEGGI CERCARE
Tutta la disciplina delle locazioni si trova nel Libro IV – Delle Obbligazioni, Titolo III – Dei singoli contratti. In particolare, le locazioni di immobili per finalità turistiche sono descritte nella legge 9 dicembre 1998, n.431.
Cosa si trova di utile in questa legge:
- ART 2: modalità di stipula e rinnovo del contratto di locazione;
- ART 3: disdetta del contratto da parte del proprietario;
- ART 4: convenzione nazionale dei contratti;
- ART 8: agevolazioni fiscali;
- ART 13: patti contrari alla legge.
Se volete leggere bene i testi, per trovare risposte a varie domande, sappiate che altre indicazioni per gli affitti brevi si trovano dagli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile: “Della locazione e dell’affitto”. Per comodità vi abbiamo già creato i link diretti agli articoli da consultare.
Vediamo ora insieme alcuni tra i punti più importanti di questi articoli:
Obblighi per il proprietario
- consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione;
- mantenerla in stato da servire all’uso convenuto;
- garantirne il pacifico godimento durante la locazione.
Obblighi per l’inquilino
- prendere in consegna la cosa e osservare la diligenza del buon padre di famiglia nel servirsene per l’uso determinato nel contratto, o per l’uso che può altrimenti presumersi dalle circostanze;
- dare il corrispettivo nei termini convenuti.
LOCAZIONE TURISTICA NORMATIVA: UNA COSA MOLTO IMPORTANTE DA SAPERE
Il contratto degli affitti brevi deve durare massimo 29 notti e 30 giorni (se supera i 30 giorni non è più una locazione breve e dev’essere registrato). Questa tipologia di contratto non è soggetto a tutti gli obblighi del contratto transitorio. Alcuni di questi obblighi da cui si è esenti sono:
- registrazione contratto di locazione
- pagamento imposta di registro
- condivisione delle spese e degli oneri accessori
- fornitura degli estremi catastali
- ecc…
Il contratto per gli affitti brevi è quindi una scrittura privata, stipulata tra il proprietario della casa e l’ospite. Se allegate un giustificativo di pagamento al contratto firmato (mi raccomando, firmato! altrimenti perde di valore legale), non dovrete emettere ricevuta semplice.
CASA VACANZE NORMATIVA FISCALE: IL CODICE SUL TURISMO
Questo provvedimento ha una storia molto travagliata alle spalle. Il codice sul turismo corrisponde al decreto legislativo 23 maggio n.79, che è stato oggetto di ricorso da parte di molte regioni italiane. Dopo le innumerevoli controversie, la Corte Costituzionale l’ha dichiarato per buona parte illegittimo.
Lasciando quindi da parte molti passaggi, vi segnaliamo un articolo che è rimasto vigore e che è interessante conoscere. L’articolo in questione è il decreto numero 53: <gli alloggi locali esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati, sono regolati dalle disposizioni del Codice Civile in tema di locazione>.
AFFITTI TURISTICI E LEGGI REGIONALI
Ogni Regione ha delle proprie leggi che cercano di mettere ordine nel settore degli affitti turistici e affitti brevi. E queste leggi cambiano da regione a regione. La cosa importante però da sapere è che la normativa regionale non può sovrapporsi nei campi dove esiste una normativa prevalente (ovvero alle norme del Codice Civile). Quando per esempio si parla di norme che riguardano le parti fondamentali dei contratti di locazione (esempio: la durata minima del soggiorno, gli obblighi del proprietario o dell’inquilino che abbiamo visto sopra ecc.), prevale il Codice Civile.
Affitti brevi normativ – cose da sapere a livello regionale: all’interno delle leggi regionali quando si parla di affitti turistici ci si riferisce a “strutture ricettive extra alberghiere”. Non è sempre così, ma nella grande maggioranza dei casi. Inoltre ciascun ente regionale (Regione, Provincia, Comune..) ha un suo compito specifico, e bisogna conoscerli per sapere a chi rivolgersi.
Ad esempio la Provincia si occupa della denuncia dei prezzi e delle attrezzature delle strutture ricettive, e il Comune invece esercita tutte le funzioni amministrative.
OBBLIGO SEGNALAZIONE TELEMATICA
La segnalazione telematica è obbligatoria per tutti gli appartamenti e case vacanze a gestione imprenditoriale e non. Come riportato nel portale della Polizia di Stato: “Il servizio è individuato quale unico sistema di comunicazione dei dati relativi agli alloggiati alle Questure territorialmente competenti. Tali dati non potranno, pertanto, essere fatti pervenire in forma cartacea, o in altra forma, né alla Questura, né ai Carabinieri o ad altri enti (ad esempio al proprio Comune). I gestori delle strutture, una volta accreditati per l’accesso al servizio, non avranno più bisogno di rivolgersi alla Questura territorialmente competente per ulteriori rinnovi delle utenze o dei certificati d’accesso. In quanto il portale è strutturato in modo tale da permettere all’utilizzatore di gestire la proprio utenza in autonomia.”
I dati devono essere trasmessi entro le 24 ore successive all’arrivo dei clienti. Nel caso in cui il soggiorno degli ospiti sia inferiore alle 24 ore le schedine devono essere inviate immediatamente.
AFFITTI BREVI NORMATIVA – COMUNICAZIONE QUESTURA OSPITI CASA
- A QUESTO LINK accedi direttamente al portale della Questura per la segnalazione telematica della Polizia di Stato
- In alternativa ti segnaliamo l’APP MyMaison che facilita questo procedimento. Se l’hai provata lasciaci una recensione qui sotto, sarà utile per altri proprietari!